Come prepararsi alla 1° visita flebologica

Come prepararsi alla 1° visita flebologica

Di cosa si occupa il flebologo

La flebologia è una branca della medicina che studia e cura le patologie che interessano il sistema venoso e linfatico. Tra le patologie più frequenti ci sono le varici, più comunemente chiamate vene varicose, dilatazioni delle vene degli arti inferiori dal colore bluastro o verde, le ulcere venose, lesioni cutanee generalmente del tratto di gamba che non riescono a guarire spontaneamente, le trombosi venose profonde e superficiali, ovvero l’occlusione di un vaso venoso a causa di un trombo. Il trattamento di queste problematiche può essere effettuato con un programma terapeutico di tipo ambulatoriale o, quando necessario, con un intervento chirurgico, con tecniche mini invasive.

 

Come si svolge la visita dal flebologo (e con me)

Cosa serve durante la prima visita dalla flebologaQuando arriverete nel mio studio, sarete accolti in un ambiente studiato ad hoc per il vostro relax e la tutela della vostra privacy. 

La prima visita inizia con un colloquio conoscitivo, che permette di ricostruire la storia clinica del paziente e di approfondire le problematiche mediche da cui è affetto. Si prosegue con un’indagine diagnostica che si chiama eco-color-doppler, attraverso il quale è possibile avere il quadro dettagliato della circolazione venosa e arteriosa degli arti. Successivamente sarà elaborato un referto comprensivo della diagnosi definitiva e di consigli sull’eventuale trattamento che discuteremo insieme, in modo tranquillo e dettagliato.
Qualora fosse necessario medicare delle lesioni o confezionare dei bendaggi, sarà possibile farlo contestualmente alla visita.

 

Visita flebologica: cosa portare con sé

Quando ci si reca ad una visita medica, è sempre consigliabile portare con sé tutta la propria documentazione clinica e personale, preferibilmente raccolta in modo ordinato, così da facilitare il lavoro di ricostruzione della propria storia clinica.


Ecco un elenco delle cose da portare con sé per una visita flebologica: 

  • documenti di riconoscimento (carta identità e tessera sanitaria);
  • elenco dei farmaci che si assumono quotidianamente a domicilio;
  • elenco delle patologie di rilievo di cui si è affetti (soprattutto se si tratta di diagnosi poco comuni o difficili da riferire);
  • referti di precedenti ecocolordoppler (se sono stati effettuati); 
  • dimissioni o relazioni di eventuali interventi chirurgici per vene varicose (se sono stati effettuati); 
  • elenco interventi chirurgici a cui si è stati sottoposti (oltre a interventi per vene varicose);
  • referti esami ematochimici o visite mediche specialistiche (se effettuati entro l’anno).

L’elenco potrebbe non essere esaustivo. Il consiglio è di chiedere in fase di prenotazione la documentazione specifica in base alla patologia e alla storia clinica.

 

Come comunicare con il medico specialista

Il modo migliore per rendere la visita specialistica più utile  possibile è raccontare al medico che avete di fronte in modo semplice quanto sentite e provate. Non è necessario cercare termini tecnici o un linguaggio molto artefatto, anzi, meglio essere concreti e soprattutto sinceri, senza aver timore di sbagliare o di dire qualcosa di sciocco. Nessuno vi giudicherà, ma quanto più sarete schietti e diretti, tanto meno complicato sarà per lo specialista ricostruire la vostra storia e comprendere il problema. Cercate le risposte a tutti i vostri dubbi. Per me è molto importante che usciate dal mio ambulatorio con le idee chiare su quanto ho cercato di spiegarvi in merito alla diagnosi fatta e al percorso terapeutico da intraprendere.

 

Quando è utile prenotare la visita flebologica

È utile prenotare la visita flebologica quando si avvertono dei fastidi come gonfiore, prurito, senso di pesantezza, dolore o se vedete sulle vostre gambe lesioni, bolle, vene visibili o capillari. Si possono trovare suggerimenti utili nella pagina del sito dedicata all’autodiagnosi, nella quale vengono indicati i principali sintomi di insufficienza venosa.
Non dimenticate che anche in assenza di sintomi è sempre importante  la prevenzione, soprattutto se avete familiarità per patologie venose o linfatiche.

Va ricordato infine che, in caso di dubbi sul tipo di specialista a cui rivolgersi o sui sintomi avvertiti, il primo passo è sempre fare riferimento al proprio medico di base che saprà indirizzarvi al meglio sul percorso da intraprendere.

 

Il mio messaggio per voi

Quando ho iniziato questo lavoro, collaboravo con uno dei flebologi più conosciuti della sua zona. Lui mi diceva sempre: “è molto più facile lavorare dove ci sono e ci sono stati molti specialisti che fanno quello che fai tu”.
Io non capivo cosa volesse dire, anzi mi sembrava quasi assurda come affermazione. Ho compreso solo successivamente il significato delle sue parole,  al mio arrivo a Termoli. Nessuno sapeva cosa fosse un “flebologo” o un “vulnologo” o un “linfologo” e inizialmente è stata dura. Ci ho messo anni a far comprendere di cosa mi occupo. Per fortuna adesso le cose vanno molto meglio e spero che con il tempo diventi sempre più chiara l’utilità della mia figura professionale.

Per ulteriori informazioni sulla visita flebologica, potete contattarmi direttamente dal sito o chiamarmi al numero indicato.

 

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