Il lockdown e i lunghi periodi trascorsi in casa hanno favorito l'insorgere di alcuni problemi agli arti inferiori, causati principalmente dalla sedentarietà. Uno dei più comuni, che riscontro ormai da diversi mesi anche tra i miei pazienti, è il gonfiore alle gambe che può manifestarsi con sintomi lievi, ma che può evolvere anche in complicanze più serie, come le ulcere cutanee.
In questo articolo vedremo insieme come funziona il sistema della circolazione del sangue degli arti inferiori e scopriremo come prevenire e trattare il problema delle gambe gonfie con alcune pratiche indicazioni, che ovviamente non sono risolutive, ma possono almeno aiutare ad evitare le complicanze.
Il primo consiglio è comunque di rivolgersi al proprio medico di base e valutare se è necessario richiedere una visita specialistica di approfondimento per esaminare il caso: è fondamentale intervenire in tempo per evitare repentini peggioramenti.
Le pompe muscolari: i motori della nostra circolazione
Il sangue nel nostro corpo è trasportato in maniera costante e regolare nei vari distretti, in due forme distinte: circolazione arteriosa (dal cuore alla periferia) e circolazione venosa (dalla periferia al cuore).
Negli arti inferiori, la direzione del flusso venoso di ritorno verso il cuore è dal basso verso l'alto. Il sangue deve quindi avere una bella forza per procedere contro gravità ed evitare che ristagni. Questo lavoro è affidato alle pompe muscolari, che ad ogni movimento spingono una grossa quota di sangue verso l'alto. Per evitare che dopo ogni spinta il sangue torni in basso, ogni vena collocata all'interno di questo sistema è dotata di valvole, che si richiudono subito dopo il passaggio del sangue stesso.
Le pompe muscolari degli arti inferiori più importanti sono 3: la pompa muscolare del piede, la pompa muscolare del polpaccio e la pompa muscolare della coscia.
Le cause del gonfiore
Quando siamo in movimento, le pompe si contraggono e si rilassano costantemente, favorendo il continuo ritorno venoso verso il cuore. Quando invece siamo a riposo, questo sistema si ferma e il sangue che ristagna nelle vene favorisce l’ultrafiltrazione di liquidi che si accumulano nei tessuti, creando edema e quindi dando il fastidiosissimo gonfiore alle gambe.
Facile dedurre quindi come questo sia causato principalmente dalla sedentarietà. L'emergenza sanitaria generata dal Covid-19 ci ha costretti a stare maggiormente a casa e/o a lavorare in smart working, impedendo per ore, giorni, mesi di fare adeguato movimento fisico. Per questo motivo, molte persone che non avevano mai avuto problemi alle gambe, hanno avvertito indolenzimento, pesantezza e gonfiore. A peggiorare questa situazione ha contribuito anche il riscontro comune dell’aumento di peso, che influisce negativamente sul lavoro delle pompe muscolari.
Come prevenire e limitare il gonfiore alle gambe
Cosa possiamo quindi fare per aiutare un po' queste gambe nonostante le condizioni difficili a cui ci obbliga il lockdown?
L'obiettivo primario deve essere riuscire ad attivare le pompe muscolari ogni volta che possiamo. Prediligete brevi passeggiate (almeno 30 minuti), ma frequenti: non c'è bisogno di percorrere chilometri di corsa, ma durante la camminata dovete concentrarvi sull’utilizzo dei piedi e dei polpacci…dovete sentire che si contraggono di continuo fino quasi a farvi male!
In casa, camminate sulle punte e quando siete a lungo seduti davanti al pc eseguite costanti dorsiflessioni del piede. Evitate di usare le ciabatte perché ci fanno trascinare i piedi: indossate invece scarpe chiuse e leggere, con suola morbida, oppure camminate scalzi.
Se riuscite, dormite con gli arti inferiori un po' sollevati, mettendo dei rialzi sotto i piedi del letto o sotto il materasso: evitate ASSOLUTAMENTE i leggendari cuscini sotto le gambe, che fanno più danno che altro.
La terapia medica: consigli utili
Oltre agli esercizi indicati, potete aiutarvi con una terapia medica. Se non avete la possibilità di consultare uno specialista, iniziate con trattamenti non troppo intensivi. Il vostro primo alleato è la calza elastica. Se non avete una prescrizione specifica, potete acquistare una linea preventiva di buona qualità: idealmente 18 mmHg, se non ci sono particolari controindicazioni. È sufficiente utilizzare un gambaletto fino al ginocchio che ottimizza il lavoro delle pompe del polpaccio. Potete, poi, inserire nella vostra dieta integratori a base di bromelina, betulla, centella asiatica, meliloto. I principi attivi naturali contenuti in queste sostanze, tutti estratti vegetali, hanno proprietà vasotoniche, ossia aiutano il tono venoso e soprattutto il microcircolo, depurative e drenanti, che aiutano a ridurre il gonfiore. Per alleviare un po’ i sintomi, come stanchezza e senso di pesantezza delle gambe, potete anche utilizzare creme e gel a base degli stessi estratti.
Ultimo consiglio, non per importanza, è quello di seguire un'alimentazione adeguata, ricca di tutti gli elementi di cui il nostro corpo ha bisogno (acqua, vitamine, sali minerali, proteine, carboidrati etc) in maniera bilanciata, così sarà più facile controllare il peso.