Tutte le risposte alle domande più frequenti sulla ritenzione idrica alle gambe

Tutte le risposte alle domande più frequenti sulla ritenzione idrica alle gambe

Cos’è ciò che comunemente chiamiamo ritenzione idrica?

Quando parliamo di ritenzione idrica, utilizziamo questa espressione in modo improprio. Generalmente ci riferiamo alla tendenza degli arti inferiori a gonfiarsi in toto o in determinate zone. La ritenzione idrica, invece, è una conseguenza clinica grave di patologie sistemiche importanti, per cui l’organismo non riesce più ad espellere liquidi. Quando c’è una ritenzione idrica reale gli arti inferiori si gonfiano entrambi, moltissimo e in breve tempo. Per trattarla occorre utilizzare farmaci che si chiamano diuretici.

 

Qual è la reale causa del gonfiore degli arti inferiori che chiamiamo impropriamente ritenzione idrica?

Le cause del gonfiore degli arti inferiori possono essere numerose: alte temperature, sindrome premestruale, ciclo mestruale, gravidanza, utilizzo della pillola anticoncezionale, insufficienza venosa, insufficienza linfatica, adiposità localizzate, lipedema, sedentarietà, sovrappeso, deambulazione non corretta. Per avere un quadro chiaro è sempre opportuno sottoporsi ad una Visita Specialistica, che fornisce una diagnosi precisa.

 

È vero che se faccio poca pipì ho ritenzione idrica?

Sì e no. La ritenzione idrica vera, come detto prima, è la perdita della capacità dell’organismo di espellere liquidi, quindi si riconosce anche dalla forte riduzione della quantità di urine giornaliera. Ribadisco però che si tratta di una forma severa e più rara. Generalmente si fa poca pipì perchè si beve poco. Se non beviamo almeno 2,5 litri di acqua al giorno è difficile che si possa fare la pipì più di 3 – 4 volte al giorno. Se poi a questa routine aggiungiamo altre perdite di liquidi a cui spesso non pensiamo, come la sudorazione quando fa caldo, il numero delle pipì quotidiane potrebbe ulteriormente ridursi.

 

Come aiutare il drenaggio degli arti inferiori e quindi ridurre il gonfiore?

Se il gonfiore degli arti inferiori non è da ritenzione idrica vera, in attesa di un inquadramento clinico dettagliato effettuato da uno Specialista, si possono mettere in atto delle strategie che possono aiutare a ridurre il gonfiore e altri sintomi, quali senso di pesantezza, dolore al tatto, parestesie. È importante evitare la sedentarietà, controllare il sovrappeso, utilizzare calzature che permettono di deambulare correttamente. Se vivete al mare come me, vi consiglio di provare degli esercizi in acqua: ne ho parlato in un articolo dedicato. Anche il linfodrenaggio manuale è un validissimo supporto. Esistono  in commercio inoltre numerosi integratori a base di ippocastano, centella asiatica, bromelina, meliloto, pilosella che potete acquistare in farmacia senza ricetta medica, sebbene sarebbe più opportuno il consiglio dello Specialista per valutare al meglio come assumerli.  

Voglio sottolineare che il gonfiore non da ritenzione idrica NON VA ASSOLUTAMENTE TRATTATO FARMACOLOGICAMENTE CON I DIURETICI!

 

Il mio messaggio per voi

Tengo moltissimo a questo articolo. Sebbene sia breve, ho impiegato molto tempo per scriverlo. Ci ho pensato un sacco. Volevo essere chiara, tecnica ma di facile comprensione, concisa ma allo stesso tempo esaustiva.
Vorrei provare a sintetizzare due concetti per me importanti.
Il primo è che la maggior parte di voi che sta leggendo non ha la ritenzione idrica e sta cercando cause al suo problema molto più complesse di quelle che realmente sono.
Il secondo è che non si assumono diuretici solo perché si hanno le gambe gonfie. Si tratta di farmaci che vanno prescritti solo se ce n’è la stretta necessità.
Spero di essere riuscita a lasciarvi almeno questo... lo spero davvero tanto.

 

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